Foto New China |
Alcuni ricercatori di Urumqi, regione autonoma di Xinjiang, nel nord est della Cina, hanno 'creato' cinque pecore con il vello di colore diverso, utilizzando una tecnica, conosciuta come CRISPR-Cas9. Al di là del giudizio morale su quelle che sono vere e proprie manipolazioni genetiche, la notizia è quella che potrebbe verificarsi la situazione per la quale si potranno acquistare prodotti di lana dai colori diversi, ma naturali.
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Le pecore cosi' generate e che sono presso l'Accademia di Scienze Zootecniche di Xinjiang, sono impressionanti. Due sono pezzate, bianche e nere, come le mucche, due sono nere con macchie bianche, tipo cani dalmata, l'ultima invece ha un vello color cappuccino. Questi ovini sono nati nello scorso mese di marzo e, come dice il direttore dell'equipe di ricerca, Liu Mingjun, "Sono le nostre adorabili mascotte".
Prima di questo esperimento sulle pecore, alterazioni di colori del mantello erano stati fatti solo su topi da laboratorio. Questa è quindi la prima volta che gli scienziati cambiano il colore del manto di animali di grossa dimensione, utilizzando il CRISPR-Cas9. Si tratta di una tecnica che, come una forbice, taglia alcune parti del DNA sostituendole con un nuovo DNA del tessuto. Il Cas9, è un tipo specifico di proteina associata con il CRISPR, con la quale si puo' alterare il patrimonio genetico mediante una modificazione genetica.
Forse le pecore non sono proprio d'accordo... |
L'equipe di Liu ha quindi selezionato un gene chiave, l'Asip, che determina il colore del vello delle pecore, in modo tale che, sostituendolo, è possibile scegliere il colore che si vuole. In pratica i consumatori potrebbero scegliere il colore della lana senza che questo venga tinta artificialmente e, addirittura, chi tenesse una pecora, o a questo punto anche altri animali, come animale 'domestico', potrebbe scegliere di che colore averlo. (??)
Il passaggio successivo dell'equipe cinese sarà di verificarne la stabilità del mutamento genetico durante la riproduzione. Rimane sempre da capire se in tutto questo le pecore sono d'accordo....
fonte americaeconomia.com
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