"Nemo", il protagonista del famoso film della Pixar, sta vivendo un momento davvero delicato, specie nelle acque profonde del mare d'Australia. Il simpatico pesce pagliaccio, dal quale i disegnatori della Pixar hanno preso spunto per creare il personaggio del film, è una delle specie marine che potrebbe essere colpita seriamente dallo sbiancamento della Grande barriera corallina australiana.
A monte di questo problema c'è sempre il cambio climatico che sta colpendo il nostro pianeta e in questo caso, la perdita di colore dei coralli che è dovuta all'aumento della temperatura dell'acqua del mare. I pesci pagliaccio vivono nell'Oceano Indiano e in quello Pacifico, dove hanno una simbiosi perfetta unicamente con dieci specie di anemoni della barriera corallina. Li', nascondendosi tra i loro tentacoli, si difendono da possibili predatori e, nello stesso tempo, trovano l'alimento loro necessario.
Da uno studio realizzato dall'Università del Delaware (USA) e da quella australiana di Southern Cross, si è evidenziano come i pesci pagliaccio riconoscano, grazie al loro olfatto, i coralli sbiancati da quelli sani: ovviamente "Nemo" sceglie questi ultimi per la sua sopravvivenza, ma ora, non sempre è cosi'. Di fronte alla possibilità di scegliere tra un corallo 'malato' e uno sano, ma che non corrisponde alle specie di anemoni preferite, il pesce decide di rifugiarsi in quel corallo che ha perso il suo colore.
Questo comportamento, si legge nella ricerca, diventa a sua volta pericoloso, perchè potrebbe comportare una scarsa adattabilità di Nemo all'ecosistema corallino colpito da eventi significativi di sbiancamanento. La brutta notizia, aggiungono i ricercatori, è che il 93% della Grande Barriera corallina australiana è stata colpita dal fenomeno dello sbiancamento o comunque sta perdendo il suo colore originale. In questo modo, i pesci pagliaccio, finiscono per essere molto vulnerabili di fronte ai loro predatori.
fonte Ansa
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