Nei giorni scorsi il WWF ha fatto sapere che una delle riserve di elefanti piu' antica della Tanzania, intorno al 2020, potrebbe sparire o comunque vedere seriamente dimezzata la sua già scarsa popolazione attuale e questo se non si prendono misure urgenti per contenere il bracconaggio che in quella zona è praticato in maniera industriale.
La sfrenata caccia all'avorio ha ridotto del 90% la popolazione degli elefanti in meno di 40 anni nella riserva di caccia di Selous, l'area protetta piu' grande della Tanzania e sede di una delle maggiori concentrazioni di elefanti africani del continente. Un luogo che per la sua bellezza e per la ricchezza faunistica, è un valore economico per il paese africano.
In passato oltre 110.000 elefanti vagavano per le savane e le foreste di Selous, mentre ora, in questa zona, ne sono rimasti solo 15.000, si legge nel comunicato del WWF, che aggiunge come in quest'ultimo periodo, ogni giorno, una media di sei elefanti del Selous vengono cacciati dalle bande di bracconieri.
Nel 2014, l'Unesco ha collocato la riserva di Selous nella sua lista dei patrimoni mondiali a rischio per la gravità dell'attività di bracconaggio nei confronti degli elefanti. Inoltre l'organizzazione mondiale ha segnalato come altre attività di tipo industriale, che si stanno svolgendo in questa zona dell'Africa, siano potenzialmente dannose e indicando nello specifico le attività minerarie, le estrazioni di gas e petrolio, la costruzione di dighe.
fonte americaeconomia.com
Nessun commento:
Posta un commento