venerdì 10 giugno 2016

Gli ippopotami di Pablo Escobar

Pablo Escobar, famoso narcotrafficante colombiano, che negli anni '80  controllava quasi tutto il mercato mondiale del traffico di cocaina, aveva un patrimonio enorme, flotte di aerei, navi, ricchissime proprietà. Quando nel 1993 rimase ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia, le sue proprietà passarono in mano allo stato colombiano e tra queste l'immenso terreno a Puerto Triunfo, nel dipartimento di Antioquia, dove Escobar aveva realizzato un parco zoologico con un grande lago, portando da ogni parte del mondo animali di ogni specie, giraffe, elefanti e anche quattro ippopotami africani.

L'ingresso del parco zoologico fatto costruire da Pablo Escobar
Molti di questi animali furono nel tempo distribuiti tra alcune strutture zoologiche del Paese, ma i quattro ippopotami, tre femmine e un maschio, rimasero in quella zona e in tutti questi anni si sono riprodotti in maniera esponenziale. Ora, pur sembrando un'immagine quasi surreale, per le strade e i campi della zona si possono vedere 'passeggiare' questi enormi animali africani, che non sono per nulla docili, anzi.

Negli ultimi mesi, "gli ippopotami di Pablo Escobar" sono diventati un tema ricorrente sui social network, dove si possono vedere video girati con i telefonini e che mostrano gli animali che camminano nel paese di Doradal, entrano nelle proprietà agricole, danneggiano le coltivazioni, spaventano il bestiame e portano un bel po' di scompiglio. 

 "Questo è un problema nuovo, soprattutto perchè è abbastanza frequente rispetto a prima, quando gli animali sconfinavano dal loro territorio solo un paio di volte all'anno", ha detto all'Ansa, David Echeverri, biologo della Corporazione Autonoma Regionale dei Bacini del Rio Negro e del Nare (Cornare), che ha aggiunto che in questo momento, per limitare il danno, si sta costruendo una recinzione composta da arbusti spinosi, pietre aguzze e anche un recinto elettrificato, in modo da obbligare gli animali a rimanere nel loro territorio, nel quale viene portato cibo e foraggio per evitare che cerchino altrove cio' che serve loro per alimentarsi.

L'esperto ha spiegato anche che gli ippopotami hanno trovato in questo luogo una zona tranquilla, senza la minaccia di animali di altre specie, con un lago e tanto cibo. Questo ha modificato negli anni il loro comportamento tanto da spingerli anche in zone abitate, senza paura dei rumori. "A questo punto - spiega Echeverri - non sappiamo come possano comportarsi. Puo' essere pericoloso e chiediamo alla popolazione di avere un comportamento prudente".

Pablo Escobar
Il problema è che questo 'giochino' costa allo stato colombiano migliaia di dollari all'anno, mentre altre specie endemiche, come alcuni felini e orsi, hanno problemi, si stanno estinguendo e avrebbero bisogno di maggiore attenzione e cure. Il Cornare intende cercare di sterilizzare gli ippopotami maschi per frenare la riproduzione e intanto spera che qualche parco zoologico internazionale voglia prendersi qualche esemplare, anche se per ora non c'è stata nessuna richiesta.

Pare insomma, che in un modo o nell'altro, da vivo e da morto, Pablo Escobar faccia sentire ancora la sua presenza dando fastidio allo stato colombiano, questa volta con degli ippopotami...

fonte Ansa

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